14 ottobre, 2010

Eccoci a casa

Martedi 12
Ore 11,30 In ambasciata per il ritiro dei passaporti dei bimbi con i visti.
Ore 14,35 dopo circa 1,30 h di attesa in Ambasciata si arriva all'El Dorado e lasciata Jeaneth ci incamminiamo verso la sala d'imbarco.
ore 17,40 dopo un accurato controllo di tutti i bagaglia a mano partenza per Parigi con una notte tranquilla vista la disponibilità di posti che ha permesso ai piccoli di dormire sdraiati tranne Yake che si è sciroppata 3 film ed un centinaio di partite ai videogames...




Mercoledi 13 

ore 11 (ora locale) Arrivati a Parigi ed attesa fino alle 15,35 per prendere il Parigi Verona "santa" Playstation...





ore 17,10 Verona in perfetto orario con i nonni e lo zio a prenderci in Aeroporto ed una cortese signora di Medellin da molti anni residente a Verona con la quale abbiamo diviso questo ultimo volo che ci lascia dicendoci "...Que le vaya bien..."

Alle 18,00 eccoci a casa con in rapida successione le seguenti richieste: domani andiamo alla playa del mar, sulla neve e in piscina? e una piccola delusione sulle facce dei tre mascalzoni perchè non ci sono Triskell, Anita, Betty e Brenda (i nostri Breton) ad aspettarli...





Giovedì 14
Mattinata in casa a smaltire il fuso (non io).... quello orario

io ero in Comune per l'iscrizione all'anagrafe ed all'Ufficio delle Entrate dove è successo il primo inghippo italiano: un caso di "omocodia" che ha spaventato le impiegate ed il sottoscritto fino a che non ho intuito che il problema sta nella similitudine dei nomi dei maschietti che generano lo stesso codice fiscale per entrambi.

Risultato che ho solo due codici fiscali mentre il terzo lo devono sbloccare da Roma, tant'è che devo tornare domani alle 11,00 per vedere se riescono a risolvere la cosa.

Fatto ciò potrò procedere all'iscrizione all'anagrafe sanitaria e alla scelta di medici e pediatra.

Pomeriggio con shopping voluto dalla mamma per i tre piccoli tesorucci ...un delirio!!!!

Il papà però si è tolto una soddisfazione del tutto maschile: maglia e pantaloncini del Mlan per i due maschietti ....

Claudia povera stella è appena arrivata qui letteralmente sommersa da un paio di metri di vestiti stirati dopo le sue immancabili 4 lavatrici a raffica.....

Ora a nanna perchè domattina alle 9 mi aspetta il Tribunale dei Minori di Brescia per portare i documenti per il recepimento della sentenza Colombiana da parte Italiana.

E poi di corsa a curare "l'omocodia".


Riccardo

P.S.

11 Ottobre 2010 Bogotà

Dopo la visita in mattinata alla Cattedrale di Sale ho festeggiato il mio 50° compleanno sicuramente uno dei più belli della mia vita.


12 ottobre, 2010

Italia....arriviamo!!!!

Questo ultimo post dalla Colombia lo vogliamo dedicare a tutti Voi che avete seguito questo blog per ringraziarvi dell’aiuto che ci avete dato con le vostre parole, con la vostra vicinanza….



Ora continuerà in altri luoghi il lavoro quotidiano, il millimetro da conquistare giorno dopo giorno per ottenere fiducia, confidenza, amore e stima reciproca...













A presto....

La Dimora

Lasciateci dedicare un post a tutto lo staff della Dimora di Trento e mandargli idealmente questo mazzo di fiori per l'aiuto che ci hanno dato e che ci continuano a dare e per quanto amano i "fiori" di Colombia…























Riccardo,Claudia, Yakeline, Daniel e Danilo 

10 ottobre, 2010

Plaza Bolivar e la Candelaria

Simon Bolivar troneggia nel mezzo della piazza a lui dedicata dove su un lato si affaccia il Senato, dall'altro l'Alcadia e sul terzo la cattedrale principale della città.



Con una leggera pioggerellina come da noi scende in primavera, ma con un'intensità decisamente diversa ci ha accolto il centro politico e storico di Bogotà, lasciata la macchina di Luis (accompagnatore di fiducia) abbiamo percorso alcune stradine della Candelaria, il cuore più antico della capitale, animato da studenti, artisti, e piccoli caffè tipici.



Anche i tratti somatici delle persone ci hanno particolarmente colpito in quanto le fisionomie assumono tratti più andini con caratteristici cappelli e ponchos indossati da donne ed anziani.



Luis, molto gentile e disponibile ci ha condotti poi su una piccola terrazza belvedere in cui abbiamo potuto "tirare" qualche foto al panorama della città che si apriva al nostro sguardo....

Vi dico solo che stavamo guardano solo la parte nord della città e che per farcela stare tutta dentro ho dovuto fare ben 5 fotografie che una volta in Italia cercherò di unire e farne una panoramica....

E' ...IMMENSA, ENORME....!!!!!




La giornata è proseguita al Centro Italiano dove ci attendevano Giovanni e Teresa di Catania con la loro piccola Dayana, anche loro aiutati nel loro percorso adottivo dalla Dimora sede di Ragusa, che avendo letto il blog sapevano della nostra presenza a Bogotà.

Avete presente degli Italiani che si incontrano all'estero..?!?

Superati i convenevoli abbiamo unito i tavoli e mentre i bimbi giocavano e socializzavano ci siamo sparati un Illy e ben 5 ore di piacevolissima conversazione e scambio di esperienze.




La situazione è stata piacevole anche per i piccoli che sono passati da un'iniziale vergogna ad un paio d'ore un una saletta piena di cuscini e palline a rotolarsi e saltare, passando per un tradizionalissimo nascondino all'aperto nel parco, ed immancabili evoluzioni su scivoli, altalene e diavolerie varie.

Daniel nè è stato particolarmente colpito e stasera ci ha confessato che Dayana gli è molto simpatica e che ha gradito molto giocare con lei.



Domani replica!

La mattina andremo al Giardino Botanico per apprezzare la flora veramente lussureggiante di questo Paese, poi alla piscina del Centro Italiano dove dopo un meritato bagnetto pranzeremo con Teresa, Giovanni e Dayana.





Buona notte a noi e Buona Domenica a Voi
Claudia e Riccardo

09 ottobre, 2010

Si parte !!!!.... e questa volta verso casa

Stamattina Ayda ci ha avvisato che saremmo potuti partire da martedi in avanti...quindi ci siamo messi in moto e abbiamo raggiunto Air France per il cambio di data dei voli.

La fortuna ci è stata amica e già nel pomeriggio di martedi 12 potremo partire per il viaggio di ritorno.

Ora ci restano tre giorni per vedere il centro di Bogotà, la Candelaria, la Cattedral de Sal, ripassare al Centro Italiano per un salto in piscina, comprare un poco di cafè.






E con questo abbiamo messo a posto la parte "turistica"....perchè già che siamo qua....

Fortunatamente in questi giorni ci siamo disintossicati un pò dalla sindrome da Centro Commerciale, la nostra sistemazione è in un quartiere tranquillo con un microscopico supermercato che sembra quasi di essere in qualche nostro paesino del meridione.

Anche il tempo ci ha dato una tregua e sono ben due giorni che non piove, quindi pomeriggi in un piccolo parco giochi all'aperto, un salto al Centro Italiano per tuffarsi in piscina e far giocare almeno i più piccoli sulle giostrine del parco.




Ma vieniamo ai bambini ed alle loro reazioni alla notizia della partenza imminente; ci aspettavamo, visto il momento decisivo del distacco dalla loro terra e dalla loro vita fino a qui vissuta, che ci sarebbero stati dei segnali di irrigidimento, capricci, tensioni... ed infatti dopo una mattinata tranquilla nel pomeriggio al momento di uscire è scoppiata una piccola battaglia di nervi.

Bambini completamente apatici, additittura indisponenti, nessuna voglia di fare nulla, provocazioni e dispetti, nervosi tra loro e sfidanti nei nostri confronti.

Senza fare particolari drammi abbiamo cercato di ignorare queste sfide e queste provocazioni, ed abbiamo fatto fare loro quello che avevamo previsto: una piccola passeggiata, una sosta al parco giochi per poi rientrare e cenare.

Non immagginate i musi lunghi, ed addirittura la finta zoppia che si è inventata Yakeline, ma noi nulla, impassibili abbiamo con delicatezza ma altrettanta decisione portato fino in fondo il nostro programma.

La cena poi è stata piacevole, tornati a casa si sono rilassati e hanno riconosciuto di aver fatto i capricci, ora sono alla TV un piccolo premio che si sono meritati per aver fatto tornare i loro musetti sorridenti e la mamma ed il papà più felici.

Sappiamo che il cammino di questa nuova bizzarra famiglia è solo all'inizio e tante ancora saranno le prove e pure difficili ma abbiamo tanto tanto entusiamo.



Claudia e Riccardo